“Il riconoscimento del diritto al bonus docenti istituito con la legge 107 del 2015 è da considerarsi anche per tutti gli educatori scolastici”.
E’ quanto emerso a margine della sentenza pubblicata nei giorni scorsi dai giudici della Corte d’Appello di Roma a seguito dell’accoglimento di un ricorso prodotto da un educatore scolastico e patrocinato dallo studio legale di ricorsiscuola.it
In merito anche la Cassazione, con preciso riferimento all’equità di trattamento ed ai diritti di ciascun operatore scolastico, si è pronunciata ponendo particolare rilievo in merito alla mancata equità di trattamento tra lavoratori aventi stessi doveri e svolgendo analoghe attività formative ed educative (maggiori Info > Cassazione chi ha diritto alla Carta Docente 2023)
Le numerose sentenze pronunciate dai giudici di numerosi tribunali italiani hanno di fatto prodotto una univoca interpretazione giurisprudenziale rispetto al diritto al bonus per ciascun docente indipendentemente dalla tipologia contrattuale con il quale è stato assunto per svolgere la propria attività formativa. Nel dettaglio lo studio legale B&Z ha disposto specifiche in merito, scopri la Guida al Bonus Docente 2023
La sentenza del Tribunale di Roma rispetto al diritto dell’accredito dei benefit previsti con il Bonus Docenti a favore di un educatore scolastico segna una concreta opportunità per ciascun operatore del settore e pone l’intera categoria ad una significativa crescita professionale.
In effetti, stando all’accoglimento della sentenza, i giudici hanno sottolineato come gli educatori interagiscono tra il comparto istruzione e quello socio – familiare concorrendo alla formazione del discente.
Quanto disposto in sentenza stabilisce il diritto del ricorrente al bonus stesso ovvero l’accredito delle €500 previste dalla “Buona Scuola” ed usufruibili con la cosiddetta “Carta elettronica del docente”. Scorpi i dettagli del ricorso Carta Docente 2023
Per gli avvocati Bongarzone e Zinzi la pronuncia dei giudici capitolini ha significato un altro successo di straordinario rilevanza che apre le porte all’opportunità di ricorrere a migliaia di educatori che quotidianamente si adoperano al fine di favorire l’integrazione di studenti all’interno delle strutture scolastiche pubbliche.
Allo studio legale B&Z difatti è stato tra i primi in Italia a sostenere l’apertura del bonus docenti a tutti gli insegnanti indipendentemente dalla tipologia contrattuale con il quale gli stessi avevano sottoscritto l’impegno con l’amministrazione scolastica ottenendo a vantaggio dei propri ricorrenti il riconoscimento al Bonus previsto per i docenti di ruolo (a tempo indeterminato). Di
seguito alcune tra le pronunce favorevoli ottenute
Negli anni sia i pareri espressi a margine delle sentenze hanno favorito il riconoscimento del bonus a tutti gli insegnanti indipendentemente dal contratto sottoscritto e le relative precisazioni prodotte dalla Cassazione hanno indotto anche l’amministrazione scolastica, ed il MIM, ad estendere il diritto al bonus anche ai docenti con incarichi annuali al 36 o al 31/8 a
partire dall’anno scolastico 2023-2024
Il diritto al bonus docente è formato a favore di coloro che hanno lavorato presso scuole statali prestando almeno 180 giorni di servizio in singolo anno scolastico nell’ultimo quinquennio.
Il diritto al bonus è a tutela anche dei supplenti con contratti a termine ed in particolare con contratti di supplenza del tipo “breve e saltuario” o i cosiddetti “Contratti Covid” ai quali il MIM non ne riconosce il diritto.
E’ possibile contattare i legali di ricorsisucola.it per maggiori dettagli.
Alla stregua del riconoscimento al diritto del bonus docente per tutti i supplenti con contratti a termine del tipo breve saltuario è possibile recuperare la quota RpD (retribuzione professionale docente) che incide per 180€ mensili!
Indicazioni e maggiori informazioni in merito al ricorso per recupero della ritenuta a favore dei docenti.