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Vittoria in Consiglio di Stato: le abilitazioni in Romania valgono in Italia

Grandiosa vittoria di ricorsiscuola.it : il Consiglio di Stato rigetta la tesi del Miur, le abilitazioni in Romania sono valide a tutti gli effetti di legge.

Pronti nuovi ricorsi a tutela del personale docente abilitato all’estero: il Consiglio di Stato conferma le storiche sentenze ottenute al Tar dallo studio Bongarzone-Zinzi “”

I ricorrenti possono iscriversi nella seconda fascia delle GI e partecipare ai concorsi (anche al FIT dg 85 /2018 dal quale erano stati esclusi). Pronta la modulistica redatta dai legali del gruppo B&Z da inoltrare all’amministrazione

Il Consiglio di Stato accoglie le eccezioni dello studio Bongarzone-Zinzi esprimendosi sulla Nota del Miur n. 5636/2019 del 02.04.2019 con la quale il Ministero dell’Istruzione aveva bloccato i riconoscimenti delle abilitazioni conseguite in Romania.

Ebbene, l’ordinanza dei Giudici di Palazzo Spada, riconosce l’insussistenza delle tesi del Ministero dell’Istruzione e rilevata in prima istanza dal Tar del Lazio con la quale erano stati rigettati i ricorsi di numerosi abilitati all’estero, Romania compresa.

“E’ importante ricordare che la decisione del Consiglio di Stato, conferma quanto già il Tar Lazio, sede di Roma, aveva affermato il 6 febbraio 2020 quando il nostro studio aveva radicalmente sbloccato le abilitazioni in Romania: dalle sentenze del 6 febbraio del nostro studio la giurisprudenza è totalmente cambiata e di questo siamo orgogliosi. Riteniamo che i Tribunali Amministrativi abbiano segnato un cambio di passo decisivo al riconoscimento delle abilitazioni all’estero che potrà essere utilizzato anche per i docenti abilitati in Spagna, Bulgaria e in Unione Europea.”.

Alla luce di questa decisione, i ricorrenti che hanno partecipato al ricorso di ricorsiscuola.it possono rivendicare i propri diritti chiedendo all’amministrazione di partecipare a pieno titolo al concorso Fit (DDG 85 / 2018 ) dal quale erano stati esclusi oltre all’inserimento in seconda fascia.

La storia degli abilitati in Romania sembra dunque cambiare e volgere al pieno riconoscimento del titolo grazie alla minuziosa azione amministrativa condotta dagli avvocati del pool legale B&Z in collaborazione con il Professor Giancarlo Scalese, docente di diritto internazionale presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale. Proprio la decisione emessa pochi giorni fa dal Consiglio di Stato fa chiarezza sul riconoscimento del titolo abilitante all’insegnamento conseguito in Romania.

Una straordinaria vittoria che bissa quella ottenuta ad inizio 2020 ottenuta dai legali di ricorsiscuola.it presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, di cui si riporta il link > Vittoria Abilitazione in Romania, Titolo Valido in Italia

<Il valore del titolo conseguito in Romania è valido in Italia, è quanto deciso dal Consiglio di Stato che ha dichiarato l’insussistenza della nota ministeriale con la quale il Miur tendeva a non riconoscere le abilitazioni conseguite in Romania – hanno spiegato i legali di ricorsiscuola.it – i nostri ricorrenti possono ora far valere il titolo e di fatto sono riammessi a partecipare al Fit 2018 oltre che richiedere l’iscrizione in seconda fascia in quanto abilitati>. Al link proposto tutta l’attività sugli abilitati all’estero

Per gli interessati, che hanno partecipato e vinto il ricorso dinanzi al Consiglio di Stato, è stata predisposta dal nostro studio legale una apposita modulistica necessaria da inviare all’amministrazione e con la quale richiedere l’aggiornamento delle posizioni in virtù della sentenza stessa, sia per il Concorso sia per l’aggiornamento della seconda fascia delle Graduatorie di Circolo e di Istituto. Per l’aggiornamento della posizione nelle graduatorie di istituto va rivolta un’istanza alla scuola capofila nella quale si richiede l’iscrizione nella seconda fascia in quanto abilitati a pieno titolo. Altresì è da inoltrare la relativa modulistica agli uffici amministrativi competenti del Miur per richiedere l’ammissione alla partecipazione al Fit 2018 (dg 85/ 2018).
Per chiedere copia delle diffide da inviare al Ministero, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com

Infine, gli avvocati Bongarzone e Zinzi hanno chiarito che quanti non hanno partecipato al ricorso dinanzi al Consiglio di Stato e hanno comunque richiesto il riconoscimento del titolo all’amministrazione centrale possono ricorrere se non sono stati destinatari di provvedimento (di rigetto o di accoglimento) anche attraverso specifiche azioni sul silenzio dell’Amministrazione: si può aderire al ricorso quando sono trascorsi 4 mesi rispetto alla domanda di riconoscimento del titolo di abilitazione conseguito all’estero senza nessuna risposta dal Miur. Per quanti, invece, non hanno intrapreso alcuna strategia legale lo studio legale B&Z sta predisponendo azioni specifiche. A tal proposito si può richiedere una consulenza “ad personam”.

Per informazioni e contatti si può inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com

Avv. Paolo Zinzi

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