Aperte le adesioni per ricorrere contro il blocco quinquennale!
Ad esprimersi in via definitiva è stata la Corte d’appello di Bologna cui l’avvocatura dello Stato si era appellata dopo il giudizio di primo grado nel quale i Giudici della sezione del lavoro del Tribunale del capoluogo emiliano avevano riconosciuto le motivazioni presentate a margine del ricorso sottoscritto dai legali di ricorsiscuola.it a favore di una docente che, causa l’algoritmo introdotto con la Buona Scuola, era stata costretta a prendere servizio a 600 chilometri da casa. E per lo studio B&Z è stata un’altra importante affermazione a tutela dei propri ricorrenti e contro l’algoritmo adottato dal MIUR. Altre vittorie in Corte d’Appello sono state, infatti, ottenute in prestigiosi Tribunali quali Roma e Firenze (maggiori dettagli Vittoria in Corte d’Appello di Roma sui Trasferimenti)
Nello specifico, la vicenda processuale, ha riguardato un’insegnante di scuola primaria immessa in ruolo nel 2015 grazie alle disposizioni dettata dalla legge 107/2015 e dei relativi decreti attuativi che prevedeva l’assunzione a tempo indeterminato per i docenti inseriti a pieno titolo nelle GAE (graduatorie ad esaurimento) che ne avessero fatto esplicita richiesta.
La stessa legge prevedeva che l’assegnazione della sede venisse comunque affidata ad un complesso algoritmo, che nel tempo, però, si è dimostrato essere iniquo sia rispetto alla posizione occupata in graduatoria da ciascun insegnante che rispetto alla tabella di preferenza cui si doveva far riferimento per la scelta regionale o comunque provinciale nel pieno rispetto di ciascun aspirante all’assunzione in ruolo.
Ebbene, gli avvocati Bongarzone e Zinzi, hanno assistito la docente di scuola primaria che aveva dato disponibilità per l’assunzione in ruolo nel 2015 indicando a margine della compilazione della domanda di assunzione i territori ove voleva svolgere il servizio, ovvero scegliendo in ordine cronologico l’elenco provinciale e dando specifica preferenza alle sedi delle provincie della propria regione (la Campania).
La stessa docente ha però avuto l’assegnazione del ruolo in provincia di Bologna, ovvero ad oltre 600 chilometri dalla propria residenza, non ha potuto far altro che abbandonare i propri affetti e la propria residenza e sottoscrivere il contratto a tempo indeterminato nella sede prescelta dall’ALGORITMO.
Così, è iniziata la battaglia legale e nonostante le vittorie ottenute in primo grado grazie ai puntuali ricorsi promossi dal pool legale B&Z c’è sempre stata una forte opposizione da parte dei legali affidatari della causa per nome e conto del Ministero dell’Istruzione che hanno impugnato le sentenze sino alla discussione in Corte d’Appello (altre vittorie dei legali di ricorsiscuola.it)
I Giudici della sezione bolognese hanno recepito le istanze prodotte degli avvocati di ricorsicuola.it ed hanno confermato le sentenze già emesse dai Giudici del lavoro del Tribunale di Bologna. Difatti, a seguito della pubblicazione della sentenza, il Ministero dell’Istruzione è stato definitivamente condannato ma soprattutto è stato dato il via libera per il riavvicinamento a casa dell’insegnante che per errore del problematico algoritmo ha dovuto sostenere spese e sacrifici aggiuntivi per ulteriori 4 anni.
<Siamo sempre pronti a tutelare i diritti dei docenti – hanno precisato gli stessi avvocati di ricorsiscuola.it – l’algoritmo adottato dal MI dal 2015 è stato dimostrato essere iniquo. Sulla stessa base abbiamo avviato ulteriori ricorsi anche in merito al blocco quinquennale introdotto per gli immessi in ruolo dall’anno scolastico 2020 / 2021. Anche in questo caso possono esserci presupposti concreti vista l’iniquità di trattamento riservata a docenti immessi in ruolo dalle stesse graduatorie dei colleghi che sino allo scorso anno non hanno avuto il blocco quinquennale>.
Lo studio B&Z che cura gli aspetti legali di ricorsiscuola.it può vantare centinaia di vittorie per ciascuna tipologia di ricorso promosso ed è stato il primo studio in Italia ad ottenere:
Per ulteriori informazioni è possibile > Contattare la Segreteria di Ricorsi Scuola
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