TFA sostegno, ecco la bozza del decreto

La bozza del decreto Tfa Sostegno è stata pubblicata. Ancora una volta discriminati gli Itp, i laureati, i docenti A66, i laureati con i 24 Cfu, gli abilitati all’estero, i docenti precari con 36 mesi di servizio. Se la bozza verrà confermata, sarà necessario fare ricorso ed impugnare il bando. Verifica come partecipare al Ricorso TFA sostegno preadesione
Il Miur vuole consentire l’accesso al corso di specializzazione sul sostegno ai soli docenti in possesso dell’abilitazione. Il CSPI sarebbe propenso a considerare l’evoluzione normativa e ad aprire anche ai laureati o ITP con 24 CFU e docenti con 36 mesi di servizio. Gli avvocati Bongarzone e Zinzi, in tempi non sospetti, si sono fatti portavoce di docenti precari in possesso dei 24 Cfu e dei 36 mesi di servizio, ottenendo l’ammissione al concorso Fit riservato agli abilitati.

Nel decreto, ancora in fase embrionale, è prevista la partecipazione degli atenei universitari: saranno queste le strutture ad offrire i corsi di specializzazione per il sostegno. Gli insegnanti potranno frequentarli nel limite dei posti messi a disposizione dalle stesse università, solo a seguito del superamento nell’esame preliminare.

Possono accedere:
– alla specializzazione sul sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria coloro che siano già provvisti della laurea in Scienze della Formazione primaria. Non è precluso a coloro che abbiano conseguito un titolo analogo in paesi esteri purché questo sia riconosciuto dalle vigenti normative statali. Inoltre, possono partecipare all’esame preliminare anche coloro che abbiano conseguito il diploma magistrale o linguistico in Italia o all’estero entro l’anno scolastico 2001-2002.
– nel caso invece si ambisse alla specializzazione sul sostegno per la scuola secondaria di primo o secondo grado sarà necessario aver acquisito il titolo abilitante adeguato alla classe di concorso dello specifico grado.

Modalità di svolgimento delle prove:
– la prova di ammissione consterà di un primo esame preliminare di 60 domande a risposta multipla da svolgere in due ore
– e di una successiva prova scritta cui accedono coloro che nella prova preliminare abbiano ottenuto i punteggi maggiori
– entrambe le prove sono organizzate tenendo conto dei disturbi specifici che affliggono i candidati

Chi può sperare in una seconda possibilità:
– coloro che abbiano conseguito nella prova preselettiva il medesimo punteggio dell’ultimo tra gli ammessi
– coloro che, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione, abbiano sospeso il percorso o non si siano iscritti seppur in posizione utile
– coloro che siano risultati vincitori di più procedure
– coloro che siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito ma non in posizione utile

Durata e modalità del corso:
– i docenti ammessi alla frequentazione dei corsi di specializzazione dovranno frequentarli fino al mese di giugno dell’anno accademico di riferimento potendo usufruire di una percentuale massima di assenze, in ciascun insegnamento, pari al 20%
– Non sono ammesse assenze per laboratori e tirocini, in questi casi dovrà aversi l’interesse delle frequenze.

Dunque, ancora una volta, sono stati escluse numerose categorie di docenti:
Laureati in possesso dei 24 cfu (che hanno accesso alla materia di insegnamento);
Dottori di ricerca che hanno conseguito i 24 Cfu;
Docenti classe A-66 (vedi anche la vittoria per la partecipazione al concorso riservato agli abilitati);
Diplomati Isef;
Diplomati Itp;
Laureati post 2015;
Abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo;
Diplomati Afam (vedi anche la vittoria per la partecipazione al concorso riservato agli abilitati)
Docenti con 36 mesi di servizio
Lo studio legale ha attivato il ricorso per l’accesso al Tfa Sostegno: Scopri il Ricorso TFA Sostegno

Per informazioni, si prega di contattare lo studio legale all’indirizzo: ricorsiscuola.info@gmail.com

Stefania Reale