Appare sempre più rischioso e meno percorribile il regolare svolgimento delle prove concorsuali sia relativamente allo scritto del TFA che del Concorso Straordinario rispetto alla pandemia che sta fortemente dilagando in Italia.
La domanda che in tanti si pongono, anche in virtù delle restrizioni imposte dai DPCM, è la seguente: <È legittimo sostenere un concorso in condizioni emergenziali e per di più con contagi di Covid 19 ormai dilaganti?>
L’emergenza epidemiologica che sta colpendo duramente il nostro Paese con la relativa diffusione dei contagi e dunque del virus sta determinando effetti diretti sul corretto espletamento delle prove selettive del Tfa sostegno e del concorso straordinario (con quest’ultimo già inaugurato nelle scuole lombarde la scorsa settimana).
A far luce sugli aspetti più importanti di quella che appare come una vera e propria emergenza sono gli esperti in diritto scolastico di ricorsiscuola.it che hanno analizzato in particolare la condizione dei concorrenti rispetto al periodo pandemico in corso.
A preoccupare i concorrenti sono argomentazioni assolutamente condivisibili, quali:
Quesiti che vogliono una risposta certa e che non trovano una reale e soddisfacente risposta nelle misure di contenimento attuate dal Ministero dell’Istruzione.
Quali sono le criticità che possono compromettere la partecipazione alle prove concorsuali (TFA e Concorso Straordinario)?
In relazione alle attuali normative in tema di contenimento poste a contrasto della diffusione del Coronavirus risultano impossibilitati a svolgere le prove selettive tutti i soggetti che hanno contratto il virus o che siano stati a contatto con soggetti positivi (anche se asintomatici) oltre a concorrenti che siano nelle seguenti condizioni:
L’attuale normativa in vigore (da ultimo il DPCM 25.10.2020), non ha disciplinato la sospensione dei concorsi pubblici!!
E le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri non consentono, al momento, l’automatica sospensione delle prove selettive escludendo di fatto quanti potrebbero trovarsi nelle condizioni di impedimento per svolgere la prova.
Ma l’esclusione da una prova che si attendeva da anni non è legittima, a nostro avviso.
Abbiamo predisposto una diffida gratuita (SCARICA IL FILE) da inviare al Ministero e all’Ufficio Scolastico Regionale che sta gestendo la procedura concorsuale per chiedere il rinvio delle prove o lo svolgimento di prove suppletive a causa di condizioni impeditive dovuti dal Covid-19.
Rispetto a tale gravosa criticità che potrebbe precludere la partecipazione al concorso bisogna però analizzare se è o meno legittimo che il Ministero non blocchi le prove dei concorsi.
Allo stato dei fatti il mancato blocco dei concorsi è privo di fondamento.
Ed ecco perché:
Nel caso in cui il docente – concorrente, per causa non imputabile allo stesso ma nel rispetto di un provvedimento della autorità sanitaria competente si trovi impossibilitato a prendere parte alle prove calendarizzate, si verrebbe a creare una disparità di trattamento tra quanti possono effettuare le prove e chi invece non può svolgerle.
L’analisi dello specifico momento storico – sanitario imporrebbe di rivedere la decisione di far svolgere le stesse prove concorsuali. La scelta di non rinviare i concorsi contrasta con l’attuale normativa in vigore che prevede addirittura l’impossibilità di movimento in alcune ore della giornata e il blocco di alcune attività ritenute non essenziali.
Queste circostanze ostative, peraltro, impediscono il “regolare” svolgimento delle prove di concorso. Circostanze che erano certamente prevedibili prima della calendarizzazione delle prove stesse ma che con ogni evidenza non senso state considerate dal MI.
Allora che fare affinchè possa essere garantito un corretto svolgimento delle prove concorsuali previste già nei prossimi giorni?
Nei prossimi giorni pubblicheremo, gratuitamente, un fac-simile di diffida da inviare alle competenti autorità amministrative al fine di chiedere il differimento delle prove di concorso ovvero lo svolgimento delle prove suppletive.
La diffida nella quale verranno indicate le circostanze che impediscono al docente di partecipare al concorso, consentirà, in caso di mancato risposta, di azionare un apposito ricorso giudiziale per chiedere di differire le prove o proporre
La diffida servirà a dimostrare la volontà del concorrente di prendere parte alle procedure selettive e sarà l’atto formale che consentirà di rivolgersi ad un Tribunale.
Per ogni informazione si può contattare il pool legale B&Z i cui ricapiti sono reperibili al link Contatta Ricorsi Scuola
Riconoscimento dei titoli esteri su materia: il Consiglio di Stato conferma le decisioni positive del… Read More
Seconda Sentenza in Italia sul Sostegno conseguito in Romania Con sentenza n. 3740/2024 il Tar… Read More
Il Tar Lazio, sede di Roma, sez. IIIa bis, ha emesso, in favore dello studio… Read More
Docenti con 36 mesi di servizio non immessi in ruolo possono ottenere fino a 24… Read More
Il TAR Lazio, sez. IV bis, con 6 ordinanze cautelari, ha nuovamente affrontato il tema… Read More
Lo studio legale Bongarzone e Zinzi ottiene due vittorie al TAR Lazio per il riconoscimento… Read More
This website uses cookies.
Read More