Lo studio legale B&Z ha aperto una finestra di consulenza gratuita per i docenti neo immessi in ruolo al fine di valutare l’opportunità di richiedere la ricostruzione integrale della carriera.
I docenti che hanno sottoscritto un contratto a tempo indeterminato a partire dal 1 settembre 2020 possono presentare domanda dal 1 settembre 2021. Ciò in considerazione che quanti sono stati immessi in ruolo nell’anno scolastico 2020 / 2021 hanno ultimato l’anno di prova e ottenuto la conferma in ruolo.
In effetti l’amministrazione non riconosce per intero il servizio pre ruolo bensì lo riconosce solo in parte secondo la seguente tabella:
Le recenti sentenze emesse dalle sezioni lavoro di numerosi tribunali nazionali hanno di fatto operato in linea con le considerazioni giuridiche enunciate dalla Corte di Cassazione riconoscendo il pieno diritto per i docenti di riscattare per intero tutti gli anni di servizio prestati in regime di precariato. Come confermato anche dalle numerose sentenze positive ottenute dagli assistiti degli avvocati Bongarzone e Zinzi (maggiori info > Docenti, la ricostruzione della Carriera deve essere Integrale).
Possono essere riscattati gli anni di servizio prestati presso istituti scolastici di ordine diverso rispetto a quello cui si è avuto il ruolo?
Si, possono essere riscattati tutti gli anni di servizio pre ruolo indipendentemente se svolti nell’ordine scolastico di assunzione o meno.
Lo studio legale B&Z da sempre ha sostenuto l’iniquità rispetto al CCNI operata dall’amministrazione centrale nei confronti dei docenti precari, ai quali, pur svolgendo le stesse mansioni, non viene riconosciuto d’ufficio l’intero computo lavorativo svolto presso le pubbliche istituzioni scolastiche.
No, non è possibile.
Il trattamento economico è superiore. Si scatta di “gradone” prima rispetto al periodo ordinario.
Per quanto concerne la RPD (retribuzione professionale docenti) è un compenso di natura fissa e continuativa collegato al normale svolgimento delle attività di docenza, tale compenso è previsto dal CCNL.
La RPD viene erogata a:
Tale retribuzione è inserita direttamente in busta paga. Non è prevista per gli insegnanti che svolgono servizio sottoscrivendo contratti di supplenza breve o saltuaria.
La retribuzione professionale docenti ammonta a circa 170 Euro mensili.
Innanzitutto è chiarito che tale compenso non riconosciuto dall’amministrazione di fatto spetta anche ai docenti che hanno svolto supplenze di tipo “Breve”. In questo caso bisogna presentare un ricorso specifico presso la sezione lavoro del tribunale territorialmente competente e richiedere i compensi non corrisposti.
I legali del pool B&Z di ricorsiscuola.it già negli scorsi anni avevano perseguito la strada dell’illegittimità della mancata attribuzione della RPD ai docenti che hanno svolto supplenze brevi dibattendo l’opportunità di attuazione del principio di parità di trattamento tra docenti di ruolo e precari. Numerose le vittorie ottenute, (scopri di più > Vittoria RPD Tribunale di Milano, L’Aquila e Taranto)
La Corte di Cassazione nel 2018 ha dichiarato illegittima e discriminatoria l’esclusione di taluni docenti dal compenso prevista per la retribuzione professionale docenti.
E’ dunque univoca la linea giurisprudenziale pertanto presentare un ricorso significa poter riscattare le 170 Euro mensili circa non riconosciute in busta paga dall’amministrazione.
Per aderire ai ricorsi proposti > contatta Ricorsi Scuola