Il Ministero dell’Istruzione, ancora una volta, opera una discrimazione a danno dei precari.
Ed infatti, il pagamento della Retribuzione Professionale Docente nonché del Compenso Individuale Accessorio (spettante al personale Ata: collaboratori scolastici, assistenti tecnici e assistenti amministrativi) competa solamente ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato nonché ai supplenti con contratto di durata annuale (31.08 o 30.06) o sino al termine delle attività didattiche.
Secondo il Miur non spetta tale beneficio economico al personale che svolge supplenze brevi e saltuarie, sia docente che Ata.
La disparità di trattamento è stata dichiarata illegittima sia dalla Corte di Cassazione sia dalla Corte di Giustizia Europea in quanto in palese violazione del principio di non discriminazione nei confronti dei lavoratori precari.
Tutti coloro che hanno svolto, negli utlimi 5 anni, supplenze brevi e temporanee possono ottenere anche gli arretrati del mancato pagamento della RPD e CIA attivando un ricorso innanzi al giudice del Lavoro.
La RPD (prevista a favore del personale docente) ammonta a € 164 al mese per i periodi di supplenza sino al 28 febbraio 2018 e ad € 174,50 al mese per i periodi di supplenza dal 1 marzo 2018.
Il Compenso idinviduale accessorio (CIA) (spettante al personale ATA) ammonta ad € 58,50 e ad € 64,50 al mese per i periodi di supplenza dei Collaboratori scolastici e ad € 66,90 e ad € 73,70 al mese e per gli Assistenti per i periodi di supplenza sino al 28 febbraio 2018 e dal 1 marzo 2018.
Per aderire al ricorso basta seguire i semplici passi indicati al seguente link >Ricorso Retribuzione Professionale dei Docenti / Compenso Individuale Accessorio
Avv. Paolo Zinzi