In particolare nel riordino dei professionali sono stati previsti 11 indirizzi che sono:
- 1) Agricoltura e sviluppo rurale (A041 e A066)
- 2) Pesca commerciale e produzione ittiche (A041)
- 3) Industria artigianato per il made in Italy (A041 e A066)
- 4) Manutenzione e Assistenza tecnica (A041)
- 5) Gestione acque e risanamento ambientale (A041)
- 6) Servizi commerciali (A041 e A066)
- 7) Enogastronomia e ospitalità alberghiero (A041)
- 8) Servizi culturali e dello spettacolo (A041 e A066)
- 9) Servizi per la sanità e assistenza sociale (A041)
- 10) Arti ausiliari odontotecnico (A041)
- 11) Arti ausiliari ottico (A041).
La riforma privilegia i docenti della classe A-41 ed esclude illegittimamente i docenti della classe A-66 non permettendo a tali utlimi di essere inseriti, a parità di programmi didattici, all’insegnamento.
Invero, le bozze dei quadri orari scaturite dalla riforma dei professionali (DL 61/2017), pur facendo riferimento al D.P.R. 19/2016 (classi di concorso e insegnamenti), non prevedano più nell’Istituto professionale indirizzo Industria e Artigianato, opzione Manutenzione e Assistenza Tecnica, l’attribuzione della disciplina TIC anche alla A66, ma solo alla A41. La scelta del Ministero di escludere totalmente i docenti della classe A-66 è discriminatoria ed illegittima.
La descrizione sopra indicata è prettamente illustrativa dei motivi del ricorso. Resta fermo che nel corpo del ricorso stesso saranno inserite ulteriori doglianze.
Il ricorso ha come obiettivo quello di accertare l’illegittimità dei provvedimenti amministrativi che ledono i diritti e gli interessi legittimi dei docenti della classe A-66.
Lo studio legale proporrà un ricorso collettivo innanzi al Tar Lazio.
Possono aderire tutti coloro che siano docenti di ruolo e precari abilitati inseriti negli organici scolastici nella classe A-66.
LE ADESIONI SONO APERTE FINO al 25.05.2018 termine entro il quale la documentazione dovrà pervenire allo studio legale in formato carteceo.
L’adesione al ricorso ha un costo di euro 150,00.
COMPILA IL FORM CON I TUOI DATI
N.B. Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilità di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
In caso di esito negativo del ricorso, il Tribunale potrebbe condannare il ricorrente alla refusione delle spese legali nei confronti del MIUR: in altre circostanze, in caso di rigetto, le spese sono state compensate visti i precedenti giurisprudenziali favorevoli, ma non è possibile a priori escludere tale eventualità.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi
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