Il Ministero dell’Istruzione, dopo aver bandito varie procedure concorsuali, non ha assunto i vincitori di concorso e continua a stipulare contratti a tempo determinato e supplenze brevi e saltuarie.
La situazione, da ultimo, si è palesata nella mancata immissione in ruolo dei docenti vincitori del concorso docenti del 2016 che avevano, invece, diritto all’assunzione come previsto dalla normativa di legge e ministeriali.
E’ assurdo ed illegittimo che il MIUR al posto di procedere ad assumere i docenti già selezionati, le cui abilità sono state vagliate mediante superamento di prove selettive, continui a protrarre situazioni generali di precariato costringendo docenti abilitati e vincitori di concorso a stipulare contratti di supplenza.
Per i vincitori del concorso 2016 che non hanno ottenuto il ruolo è necessario proporre ricorso innanzi al Tribunale del Lavoro competente per territorio.
Saranno avanzati ricorsi singoli o collettivi qualora vi siano analoghe situazione anche in termini di competenza territoriale.
Il ricorso si fonda su precise disposizioni di legge e ministeriali che assicurano l’immissione in ruolo ai vincitori di concorso.
Il ricorso è rivolto a docenti che hanno superato il concorso 2016 e che non sono stati immessi in ruolo.
Le adesioni sono aperte.
Il costo dello stesso è pari ad euro 650,00 oltre Iva e cpa oltre il contributo unificato (euro 259,00) e, nel caso di vittoria ed esito positivo del giudizio, il ricorrente sarà tenuto a corrispondere allo studio la cifra di euro 1.000,00 (mille/00) oltre Iva e cpa.
Prima di avviare il ricorso sarà necessario inviare a cura del ricorrente (a mezzo pec o raccomandata a/r) una richiesta di accesso agli atti relativa a:
e diffidare il Ministero all’immissione in ruolo.
N.B. Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilità di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
In caso di esito negativo del ricorso, il Tribunale potrebbe condannare il ricorrente alla refusione delle spese legali nei confronti del MIUR: in altre circostanze, in caso di rigetto, le spese sono state compensate visti i precedenti giurisprudenziali favorevoli, ma non è possibile a priori escludere tale eventualità.
Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com inserendo come oggetto “Ricorso Concorso 2016”.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi
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