Sono aperte le adesioni al ricorso volto all’inserimento degli educatori, abilitati all’insegnamento nei convitti e nelle istituzioni educative, in seconda fascia delle graduatorie d’istituto della scuola primaria.
Gli educatori che hanno superato il concorso abilitante per le classi di concorso PPPP, sono equiparati ai docenti abilitati della scuola primaria.
Lo studio ha aperto le adesioni al ricorso dopo l’importante vittoria > scopri di più Educatori ammessi al Concorso Riservato Primaria e Infanzia 2018 innanzi al Tar Lazio che ha permesso agli educatori di partecipare al concorso riservato ai docenti abilitati su scuola primaria.
E’ possibile aderire al ricorso per richiedere l’inserimento nella seconda fascia delle gradautorie di istituto per la scuola primaria a tutti coloro che sono abilitati quali educatori presso i convitti e le istitutuzioni educativi.
Tanto può affermarsi sulla base di alcuni semplici assunti:
- Partecipano al processo di formazione e di educazione degli allievi, convittori e semiconvittori;
- Con plurimi contratti a tempo determinato, frequentemente di fatto svolgono anche attività di docenza nella scuola primaria, per coprire vacanze di organico;
- Le norme di legge dispongono che il personale educativo rientra nell’ambito del personale docente;
- Tale equiparazione è ribadita anche dalla giurisprudenza amministrativa in plurime pronunce.
Il ricorso, ha come obiettivo principale quello di accertare e dichiarare l’illegittimità della condotta discriminatoria perpetrata dal Ministero dell’Istruzione nei confronti degli educatori, che inopinatamente sono esclusi dall’inserimento in seconda fascia delle Graduatorie d’Istituto per l’insegnamento nella scuola primaria.
Cosa occorre per partecipare al ricorso?
Per partecipare al ricorso è necessario essere in possesso di documento attestante lo status di educatore abilitato all’insegnamento nei convitti o nelle istituzioni educative e domanda di inserimento nelle G.I. per la scuola primaria correttamente presentata nei modi e nei termini stabiliti dal MIUR.
MOTIVI DEL RICORSO. PERCHE’ FARE RICORSO?
Il ricorso ha come obiettivo l’inserimento in seconda fascia delle Graduatorie d’istituto, per l’insegnamento nella scuola primaria, degli educatori abilitati all’insegnamento nei convitti e nelle istituzione educative. Alla luce dell’attuale quadro normativo e giurisprudenziale, concretamente il loro status giuridico ed economico è equiparabile, infatti, a quello degli insegnanti di scuola primaria.
CHE TIPO DI RICORSO VERRA’ ATTIVATO?
Lo studio legale proporrà un ricorso singolo innanzi al Tribunale del Lavoro.
CHI PUO’ ADERIRE AL RICORSO? A CHI E’ RIVOLTO?
Il ricorso è rivolto agli educatori in possesso di titolo di abilitazione all’insegnamento, che siano stati ingiustamente esclusi dall’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto per l’insegnamento nella scuola primaria, a seguito di loro domanda tempestivamente presentata.
TERMINI DI ADESIONE:
LE ADESIONI SONO APERTE.
QUANTO COSTA ADERIRE AL RICORSO?
L’adesione al ricorso ha un costo di euro 450,00 comprensivi di Iva e Cpa, oltre al costo del contributo unificato, pari ad euro 259,00 (il costo del contributo unificato va corrisposto soltanto nel caso in cui il reddito familiare del ricorrente e dei familiari conviventi superi la cifra di euro 34.810,772).
N.B. Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilità di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
In caso di esito negativo del ricorso, il Tribunale potrebbe condannare il ricorrente alla refusione delle spese legali nei confronti del MIUR: in altre circostanze, in caso di rigetto, le spese sono state compensate visti i precedenti giurisprudenziali favorevoli, ma non è possibile a priori escludere tale eventualità.
Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com inserendo come oggetto “Ricorso Educatori in seconda fascia“.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi