Il blocco del 2013 ha congelato la progressione di carriera per tutto l’anno, rallentando di un anno gli scatti di anzianità.
Sul punto è già intervenuta la Corte Costizuionale, la Corte di Cassazione e la Corte d’Appello di Firenze.
Cosa ha deciso la sentenza della Corte Costituzionale n. 178/15?
Con la sentenza n. 178/2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il blocco dei contratti del pubblico impiego nel periodo 2010-2015, operato dai Governi Berlusconi, Monti e Letta, ma senza effetti retroattivi per recuperare le somme pregresse.
Sul diritto al riconoscimento dell’anno 2013 ai fini giuridici, economici e di carriera, si è espressa recentemente la Corte di Appello di Firenze.
Cosa ha deciso la Corte di Appello di Firenze con la recente sentenza n. 66 del 30 gennaio 2024?
La Corte d’Appello di Firenze, con sentenza n. 66 del 30 gennaio 2024, ha sancito il diritto del personale docente a vedere riconosciuto l’anno 2013 nella progressione di carriera.
Inoltre, la Corte di Cassazione, con ordinanza del giugno 2024, ha rigettato il ricorso proposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che chiedeva la riforma della sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello di Roma basandosi su una presunta errata ricostruzione di carriera a favore del personale scolastico. Nella decisione, la Suprema Corte afferma che «…le disposizioni che hanno stabilito il blocco delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici…sono disposizioni eccezionali e in quanto tale da interpretare in senso letterale in stretta aderenza con lo scopo loro assegnato di contenimento delle spese in materia di impiego pubblico… la progressione in carriera va tenuta distinta dai suoi effetti economici». «Il blocco dettato da esigenze di contenimento della spesa pubblica deve riguardare solo gli effetti economici senza influire negativamente sulla carriera ai fini giuridici», si legge ancora.
Possono partecipare al ricorso il personale di ruolo (e pensionati) che ha richiesto e ottenuto la ricostruzione della carriera senza la valutazione dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera, sia durante il pre-ruolo che durante il ruolo.
Per aderire al ricorso è necessario compilare il form che segue
successivamente inviare una email all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com con oggetto: “Adesione ricorso Blocco 2013”
Il costo del ricorso verrà indicato a mezzo email.
In generale lo studio attiva ricorsi che prevedono corresponsione compensi in caso di esito positivo del giudizio.
Laddove il ricorrente decidesse di aderire al ricorso Carta docente con il ns studio, consigliamo di inviare il plico per raccomandata unitamente al ricorso GPS.
Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilita di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
INVIARE I DOCUMENTI IN FORMA CARTACEA A MEZZO RACCOMANDATA A/R all’indirizzo: all’indirizzo: Avvocato Paolo Zinzi, Via Siracusa, 5 – 03036 – Isola del Liri (FR).
Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com inserendo come oggetto “RICORSO BLOCCO 2013 “.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi
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