Sono aperte le adesioni al ricorso per il reinserimento dei docenti depennati dalle graduatorie ad esaurimento per non aver presentato domanda di permanenza o aggiornamento della propria posizione in graduatoria nei termini stabiliti.
La giurisprudenza, con plurime decisioni, ha sancito il diritto di tali docenti precari i c.d. “depennati” al reinserimento nelle Gae, su loro istanza tempestivamente presentata in occasione dei successivi aggiornamenti.
Alla luce di tali pronunce, lo studio legale ha aperto ricorsi su tutto il territorio nazionale per chiedere il reinserimento.
Infatti, i docenti che:
- Erano inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento;
- Successivamente, non abbiano presentato la domanda di permanenza o aggiornamento della loro posizione;
- Hanno diritto al reinserimento in occasione dei successivi aggiornamenti.
La decisione, da ultimo, è stata confermata dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 4500/2018.
Il ricorso, ha come obiettivo principale quello di accertare e dichiarare l’illegittimità della condotta del Ministero dell’Istruzione nella parte in cui esclude il diritto ad ottenere il reinserimento nelle Graduatorie per i docenti c.d. depennati, in quanto trattasi non di nuovo inserimento ma di ripristino di una precedente situazione già cristallizzata.
Così il Consiglio di Stato nella decisione sopra richiamata: “nella specie si fa questione non di un inserimento ex novo, quanto invece del ripristino di una situazione già esistente. Esula cioè, dalla norma, qualsiasi intento di esclusione in via definitiva dalle GAE quale conseguenza derivante dalla mancata presentazione della domanda di aggiornamento/permanenza: l’esclusione in discorso non può considerarsi assoluta“.
Cosa occorre per partecipare al ricorso?
Per partecipare al ricorso è necessario essere in possesso di documento attestante lo status di educatore abilitato all’insegnamento nei convitti o nelle istituzioni educative e domanda di inserimento nelle G.I. per la scuola primaria correttamente presentata nei modi e nei termini stabiliti dal MIUR.
MOTIVI DEL RICORSO. PERCHE’ FARE RICORSO?
Il ricorso ha come obiettivo il reinserimento nelle Gae per tutti coloro che vi erano già inseriti e che ne siano stati cancellati per non aver tempestivamente presentato domanda di permanenza o aggiornamento della propria posizione in graduatoria nei termini; i quali tuttavia abbiano presentato nuovamente domanda di inserimento in occasione degli ultimi aggiornamenti delle graduatorie.
CHE TIPO DI RICORSO VERRA’ ATTIVATO?
Lo studio legale proporrà un ricorso singolo innanzi al Tribunale del Lavoro.
CHI PUO’ ADERIRE AL RICORSO? A CHI E’ RIVOLTO?
Il ricorso è rivolto ai docenti che siano stati cancellati dalle Gae per mancata presentazione della domanda di permanenza/aggiornamento della propria posizione al MIUR nel 2014/2017 e che vogliano ottenere il reinserimento nelle medesime graduatorie.
TERMINI DI ADESIONE:
LE ADESIONI SONO CHIUSE.
QUANTO COSTA ADERIRE AL RICORSO?
L’adesione al ricorso ha un costo di euro 500,00 comprensivi di Iva e Cpa, oltre al costo del contributo unificato, pari ad euro 259,00 (il costo del contributo unificato va corrisposto soltanto nel caso in cui il reddito familiare del ricorrente e dei familiari convienti superi la cifra di euro 34.8107,72
E’ prevista una scontistica per coloro che sono iscritti all’associazione “Consulenza Scuola“.
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N.B. Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilità di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
In caso di esito negativo del ricorso, il Tribunale potrebbe condannare il ricorrente alla refusione delle spese legali nei confronti del MIUR: in altre circostanze, in caso di rigetto, le spese sono state compensate visti i precedenti giurisprudenziali favorevoli, ma non è possibile a priori escludere tale eventualità.
Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com inserendo come oggetto “Ricorso Depennati Gae“.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi