Gli Itp possono partecipare al concorso Scuola riservato agli abilitati! Primo provvedimento ottenuto da un insegnante tecnico pratico (cd. Itp) che parteciperà, dunque, alle prove concorsuali. Si tratta della prima ordinanza cautelare emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Roma. Il ricorrente, che aveva richiesto il patrocinio degli avvocati Paolo Zinzi e Antonio Rosario Bongarzone, ha sconfitto il Ministero dell’Istruzione in Tribunale.
Il risultato è arrivato. Il Tar Lazio, con ordinanza del 26.03.2018 ha ordinato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca la partecipazione al concorso riservato ai docenti “abilitati”. Invero, il ricorrente, in possesso del diploma di “Perito industriale capotecnico specializzazione elettronica ed automazione”, dopo la pubblicazione del bando di concorso pubblicato con decreto del D.G.P.S. in data 16.02.2018, si era rivolto allo studio legale degli avvocati Paolo Zinzi e Antonio Rosario Bongarzone di RicorsiScuola.it per la tutela dei propri diritti. I legali, consapevoli della bontà delle argomentazioni, hanno azionato prontamente il ricorso innanzi al Tar del Lazio ottenendo il primo provvedimento favorevole per l’intera categoria dei docenti Itp!
Lo studio legale, nel ricorso, ha avanzato, tra gli altri motivi di diritto, anche diverse questioni di legittimità costituzionale, ritenendo la normativa in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione. Il risultato è stato quello sperato ed il Ministero è rimasto soccombente in Tribunale.
Commentano così gli avvocati Paolo Zinzi e Antonio Rosario Bongarzone che hanno patrocinato il ricorso: “Eravamo assolutamente convinti delle argomentazioni proposte. Ci fa piacere che siamo stati i primi in Italia a portare a casa un risultato favorevole. Non facciamo che porgere al ricorrente i nostri migliori auguri per il concorso, sperando di poterlo vedere, quanto prima, sui banchi di scuola non più come precario. L’ordinanza del Tar Lazio apre le porte alla stabilizzazione di molti docenti precari che sono stati, fino ad oggi, ingiustamente penalizzati dalla condotta del Ministero dell’Istruzione”.
La vittoria dimostra, ancora una volta, che la via maestra contro le condotte illegittime del Ministero è quella del ricorso giudiziale.
“Ci auguriamo di ottenere tanti altri provvedimenti a favore delle categorie illegittimamente escluse dal MIUR, in modo da superare in brevissimi tempi il problema del precariato scolastico”.
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