Negli ultimi giorni, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha iniziato a notificare a migliaia di docenti specializzati sul sostegno all’estero un preavviso di rigetto, sostenendo di non poter procedere al riconoscimento del titolo. Tali comunicazioni, inviate ai sensi dell’art. 10 bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, concedono un termine di 10 giorni per presentare controdeduzioni. In altri casi, viene invece richiesta un’integrazione documentale, con un termine di 30 giorni.
Riteniamo che tali preavvisi di rigetto siano pretestuosi e immotivati, in quanto continuano a basarsi su motivazioni già superate in sede giurisdizionale. Il Ministero, anziché riconoscere l’equipollenza dei titoli conseguiti in ambito europeo, tenta di ostacolare i docenti con una strategia dilatoria che nega il diritto al riconoscimento.
Gli avvocati Paolo Zinzi e Antonio Rosario Bongarzone hanno ottenuto la prima sentenza in Italia con cui il TAR Lazio ha ordinato al Ministero il riconoscimento del titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero (leggi qui la sentenza). Tale decisione rappresenta un precedente fondamentale per tutti i docenti ingiustamente penalizzati dal Ministero.
È fondamentale non lasciare passare il termine per le controdeduzioni. Ogni docente che ha ricevuto il preavviso di rigetto può opporsi presentando una risposta motivata, supportata da riferimenti normativi e giurisprudenziali.
Lo Studio B&Z di RicorsiScuola.it è a disposizione per predisporre le necessarie controdeduzioni da caricare sulla piattaforma ministeriale “Riconoscimento professione docente”.
Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com