La decisione adottata dal TAR Lazio rappresenta una ennesima conferma della erroneità dei provvedimenti di diniego emanati dal MIM, resi in chiara violazione con i principi sanciti dall’Adunanza plenaria del consiglio di stato ed emanati senza operare un confronto idoneo tra i percorsi di specializzazione estero ed italiano.
Il caso riguarda il rifiuto da parte dell’amministrazione scolastica di riconoscere la formazione ottenuta da un docente in Romania come idonea per l’abilitazione all’insegnamento di sostegno. Il MIM aveva basato il suo diniego su due principali motivazioni: la mancanza dell’attestazione del Ministero rumeno che confermasse il conseguimento dell’abilitazione e la questione della competenza, sostenendo che il riconoscimento rientrasse nell’ambito del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Gli avvocati Bongarzone e Zinzi di RicorsiScuola.it hanno presentato il ricorso sostenendo la violazione della normativa europea riguardo ai titoli di specializzazione, con particolare riferimento ai percorsi abilitanti per il sostegno. Il TAR Lazio ha accolto il ricorso, ribaltando la decisione del MIM e riconoscendo la piena validità dei titoli conseguiti in Romania.
La sentenza sottolinea che il MIM ha il compito di valutare le istanze di riconoscimento dei titoli, considerando la durata complessiva, il livello e la qualità delle formazioni. Inoltre, il tribunale ha affermato che l’amministrazione deve valutare le domande di riconoscimento alla luce delle disposizioni europee, prevedendo eventuali misure compensative.
La decisione del TAR Lazio si inserisce in un contesto più ampio di pronunce favorevoli al riconoscimento dei titoli di abilitazione all’estero per i docenti, confermando il diritto di insegnare anche a coloro che hanno completato la loro formazione all’estero.
Lo studio legale B&Z, sempre attento alla tutela del personale scolastico, ha ottenuto il pieno riconoscimento dei titoli a favore dei propri ricorrenti in ogni sede di giudizio.
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