Il MIM fa appello contro le sentenze sul sostegno. Ecco la ns analisi.
Dopo diverse sentenze favorevoli del TAR Lazio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha presentato appelli al Consiglio di Stato per cercare di ribaltare queste decisioni e negare il riconoscimento dei titoli esteri.
Il Ministero basa i suoi ricorsi su alcuni punti:
- Differenze tra il sistema italiano e quello estero nella formazione dei docenti;
- La necessità dell’Adeverință, un documento rilasciato dal Ministero dell’Istruzione rumeno;
- La richiesta di sospendere i procedimenti in attesa di una decisione della Corte di Giustizia UE (causa C-340/24);
- La discrezionalità del Ministero nel valutare i titoli esteri.
Perché gli appelli del MIM non sono fondati secondo la nostra analisi
- Libera circolazione e diritto UE: Il riconoscimento dei titoli all’interno dell’Unione Europea è regolato dalla Direttiva 2005/36/CE, che obbliga gli Stati a valutare i titoli esteri e ad applicare misure compensative, se necessario.
- Le differenze nei percorsi formativi non giustificano un diniego: Il Ministero non può respingere automaticamente le domande basandosi su differenze strutturali tra i sistemi formativi. Deve invece verificare se il titolo estero garantisce le competenze richieste e, se serve, proporre misure integrative.
- L’Adeverință non è obbligatoria: Il TAR Lazio ha già stabilito che questo documento non è essenziale per il riconoscimento del titolo. Ciò che conta è il contenuto del percorso formativo.
- L’attesa della decisione della Corte di Giustizia non è un motivo valido: I giudici italiani devono valutare i titoli caso per caso senza rimandare le decisioni in attesa di sentenze future.
- Errori nell’istruttoria del MIM: Spesso il Ministero ha respinto le domande senza richiedere integrazioni o valutare tutte le informazioni disponibili, violando i principi di buona fede e collaborazione.
Quali sono le possibilità di vincere in appello?
Le sentenze del TAR Lazio hanno già chiarito che il Ministero non può rifiutare il riconoscimento dei titoli esteri senza una valutazione concreta. Il Consiglio di Stato ha spesso confermato questi principi anche se, in fase cautelare, vi sono stati dei giudizi contrastanti, quindi le possibilità di vincere anche in appello sono buone.
Chi ha ottenuto una sentenza favorevole può affrontare l’appello con fiducia, sapendo che ci sono solide basi giuridiche per confermare il riconoscimento del proprio titolo.
Continueremo a seguire gli sviluppi e a fornire aggiornamenti e assistenza legale per chi vuole difendere il proprio diritto.