Errore materiale sul punteggio TFA: vittoria al TAR per una docente penalizzata nell’assegnazione della sede
Una nuova importante vittoria per lo Studio Legale Bongarzone & Zinzi davanti al TAR Lazio (Sezione Quarta Ter), che con la sentenza n. 10223/2024 ha accolto il ricorso di una docente , penalizzata nell’assegnazione della sede per l’immissione in ruolo nella scuola dell’infanzia a causa di un mero errore materiale commesso nella compilazione della domanda.
La docente, assistita dagli avvocati Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi, aveva erroneamente indicato nel form online un punteggio di 30/100 come voto finale del TFA sostegno, anziché il corretto 30/30 (equivalente a 100/100). Tale errore ha portato l’Amministrazione ad attribuirle solo 12,5 punti ai sensi del punto A.2.2 della tabella titoli del D.M. 206/2023, omettendo i 12,5 punti previsti dal punto A.2.1 per i candidati che abbiano conseguito il titolo con un punteggio superiore a 75/100.
Il TAR ha riconosciuto che l’Amministrazione avrebbe dovuto attivare il soccorso istruttorio ai sensi dell’art. 6 della Legge 241/1990, poiché l’inserimento del punteggio 30/100 era manifestamente incompatibile con il superamento del TFA (che richiede almeno 60/100). Di conseguenza, l’errore della candidata risultava immediatamente riconoscibile come irregolarità sanabile e non come falsa dichiarazione o vizio sostanziale.
Il Tribunale ha sottolineato che, in presenza di titoli validi e documentati, l’errore materiale sul punteggio avrebbe dovuto essere sanato tramite la richiesta di rettifica, senza penalizzare la candidata.
La decisione chiarisce che, quando l’Amministrazione riconosce comunque il titolo, anche in presenza di un errore evidente nel punteggio, non può ritenersi leso il principio della par condicio. In questi casi l’attivazione del soccorso istruttorio è non solo legittima, ma doverosa.
Il TAR ha accolto il ricorso, ha ordinato la rettifica del punteggio della ricorrente e la conseguente rivalutazione della sua posizione in graduatoria.
Questa sentenza rappresenta un precedente rilevante per tutti i docenti che hanno subito esclusioni, penalizzazioni o mancati punteggi a causa di errori materiali formali, specie nelle procedure online spesso poco chiare. In particolare, la docente ricorrente, a causa dell’errata attribuzione del punteggio, è stata assegnata a una sede fuori provincia e molto distante rispetto a quella che le sarebbe spettata con il corretto punteggio. Il diritto al risarcimento dei danni subiti verrà fatto valere in separato giudizio.
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