Sentenze definitive e ammissioni al concorso FIT 2018 regolato dal DM 85 riassumono le vittorie sedi di giustizia amministrativa degli avvocati del pool B&Z che curano gli aspetti legali di ricorsiscuola.it.
La data del 6 febbraio 2020 per l’intera platea di docenti abilitati in Romania rappresenta l’inizio della svolta, ovvero della prima sentenza che di fatto riconosce pienamente la validità del titolo acquisito in Romania con la possibilità di inserimento nelle graduatorie di seconda fascia, partecipazione ai concorsi (inclusa la riapertura del FIT 2018) e dunque la possibilità di accedere al ruolo.
Una sentenza, la prima in Italia ottenuta dallo studio B&Z, che ha avuto riflessi anche nelle ulteriori sentenze emesse dal Consiglio di Stato che hanno dato ragione agli avvocati Bongarzone e Zinzi riconoscendo il diritto all’insegnamento a centinaia di docenti abilitati in Romania.
L’azione promossa dagli avvocati di ricorsiscuola.it vanta piene discussioni nel merito dei ricorsi stessi, cioè le sentenze hanno riconosciuto pienamente la validità del titolo rumeno, ma allo stesso tempo proprio la minuziosa disamina dei documenti in possesso dei ricorrenti unitamente ad un parere “pro veritate” sottoscritto da un noto professionista accademico hanno interrotto i numerosi pronunciamenti negativi emessi prima del 6 febbraio dagli organi di giustizia amministrativa.
Nel 2020 sono state registrate oltre 50 sentenze favorevoli di primo grado emesse a fronte dei ricorsi presentati dal pool legale B&Z e che di fatto continuano a tutelare i diritti ed i sacrifici di numerosi docenti abilitati in Romania rispetto al mancato riconoscimento del titolo da parte del MIUR.
Sentenze positive, con i ricorsi “cuciti su misura” grazie agli stessi legali di ricorsiscula.it, che stanno facendo “giurisprudenza” e segnatamente valgono possibilità di ruolo e carriera per i propri assistiti.
Abbiamo chiesto un aggiornamento della situazione delle contenzioso delle abilitazioni in Romania allo Studio B & Z per essere sempre informati ed aggiornati.
I legali hanno inviato una nota di cui pubblichiamo volentieri i passaggi salienti:”….Alla prima sentenza, del Tar Roma del n. 1593-2020 del 06 febbraio 2020, la prima sentenza in Italia definitiva di merito sulle abilitazioni rumene. cui molti altri si sono poi ispirati, ne susseguono altre positive con sempre maggiore frequenza”.
Il TAR Roma sta definendo i giudizi di primo grado, accogliendo le istanze depositate, anticipando le udienze e le sentenze, molti procedimenti sono definiti: vedremo se il Miur proporrà appello.
E’ opportuno precisare che si tratta di sentenze che definiscono il giudizio di primo grado e non di ordinanze.
Il Cds sta sospendendo le decisioni di primo grado negative.
Sappiamo che gli abilitati all’estero hanno sostenuto un impegno economico importante e abbiamo preso a cuore la loro situazione.
Abbiamo avuto conferma della bontà delle tesi sostenute anche da Docenti universitari che hanno condiviso le ns scelte: i risultati ci stanno dando ragione.
I provvedimenti di rigetto fondati sulla nota n. 5636 del 2019 dovrebbero essere annullati.
Siamo preoccupati per i docenti che hanno ritenuto di non impugnare i provvedimenti individuali di rigetto, che pur avevamo consigliato di impugnare individualmente, c’è da sperare che la decisione favorevole sulla nota abbia effetto anche sul singolo provvedimento altrimenti per loro la partita potrebbe essere chiusa.
Abbiamo per loro predisposto un percorso di salvataggio e abbiamo buone speranze.
Va segnalato che vi sono provvedimenti positivi con cui il Il Tar del Lazio ha stabilito il diritto degli abilitati in Romania ad essere riammessi al Concorso Fit 2018 dal quale erano stati illegittimamente esclusi.
Bisogna anche dire che sulla questione purtroppo c’è molta confusione: molti forse troppi non addetti ai lavori danno giudizi pareri, valutazioni e consigli senza avere minimamente cognizione di causa: si commentano o meglio confondono sentenze e ordinanze cautelari senza alcuna conoscenza del processo amministrativo.
Il consiglio è sempre quello di rivolgersi agli operatori del settore.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi..”