Con il decreto del 14.07.2022, l’Usr Lazio ha così stabilito: “I soggetti elencati all’allegato 1, in quanto immessi in ruolo nell’anno scolastico 2020/2021 e confermati in ruolo a decorrere dal primo settembre 2021, decadono da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione delle graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo”.
Tutti gli atti amministrativi con cui il Ministero dell’Istruzione e i vari uffici scolastici hanno disposto la cancellazione dei docenti assunti in ruolo con riserva (ovvero sotto condizione risolutiva), da tutte le graduatorie, sono errati ed illegittimi.
L’Usr Lazio, diffidato dal nostro studio legale, ha prontamente rettificato la propria posizione ed ha ripristinato la posizione in graduatoria della docente che aveva stipulato un contratto di lavoro con riserva e che, comunque, non aveva superato l’atto di prova.
Anche il Tar Lazio aveva confermato la tesi da noi supportata ed aveva “ritenuto che tali docenti, assunti con contratti a tempo indeterminato stipulati con clausola risolutiva espressa, siano titolari di una posizione “precaria” e, in quanto tale, non sovrapponibile de plano a quella di coloro che siano stati immessi in ruolo senza riserva”.
Ciò si verifica anche in favore dei diplomati magistrali destinatari di sentenze negative che oltre ad essere licenziati a causa del verificarsi della condizione risolutiva dell’esito negativo del contenzioso, subiranno anche un ulteriore ed illegittimo depennamento da graduatorie.
Riteniamo che il decreto dell’Usr Lazio come gli altri provvedimenti di decadenza dalle graduatorie siano illegittimi.
Siamo al fianco di tutti i docenti che vogliono tutelare la propria posizione e tutelare i propri diritti.
Per info su diffide e ricorsi scrivere una email all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com con oggetto “Decadenza Graduatorie”.