Il Tribunale ordinario di Roma in funzione di giudice del lavoro ed il Tribunale di Cassino, in recentissimi arresti giurisprudenziali, hanno statuito in ordine al valore abilitante dei titoli di laurea unitamente ai 24 Cfu. Il Tar la pensa diversamente ma i Giudice del Lavoro hanno affermato, a chiare lettere, il valore abilitante dei 24 Cfu ed il diritto all’inserimento in 2° Fascia!
I dubbi maggiori:
Domande legittime e meritevoli di risposte motivate:
È indubbio che il valore dei 24 cfu sia oggetto di forti discrasie tra le diverse autorità giudiziarie. È vero che il TAR si è espresso negativamente, ma il ricorso viene proposto dinanzi al Giudice del Lavoro che, in varie sedi, ha iniziato a valutare i crediti in maniera positiva.
Perché facciamo Ricorso 2° fascia Giudice del Lavoro al Tribunale ordinario in funzione di giudice del Lavoro e NON AL TAR!
Deve risultare chiarificatore un accenno alla differenza che sussiste in merito alla competenza degli organi giudicanti:
Che le sentenze di alcuni Giudici del Lavoro (Vedi Tribunale di Roma e Tribale di Cassino) siano favorevoli in questo periodo non vi è dubbio. Infatti, nella valutazione dell’organo giudicante sono molte le componenti che si avvicendano per giungere all’emanazione di una sentenza.
Ciò significa non solo che differenti valutazioni siano sorrette da molteplici e svariati ragionamenti, ma anche che tali valutazioni debbano necessariamente considerare la solidità di direttive europee:
E di precedente giurisprudenza formatasi in merito:
Al netto di ciò, conviene fare ricorso? Si, in questo momento si. Tenendo sempre a mente che la discrezionalità del giudice è sovrana, in questo e in tutti i casi.
Così, si evince, la II Fascia non è approdo sicuro per tutti sebbene chiunque possa adire l’organo giudicante.
Le sentenze che avallano la validità di tale valutazione sono tutte costituzionalmente orientate indi la chiarezza delle direttive europee non viene sottovalutata, va anzi ad irrobustire il basamento giuridico su cui il ricorso si fonda: il principio di non discriminazione.
L’adeguarsi della Costituzione alle direttive europee da un lato e l’uniformarsi di uno Stato Membro alle politiche dell’Unione permettono di avanzare una stima abbastanza ottimistica e nel caso il Miur non dovesse rimanere inerte le sue risposte giudiziali arriverebbero solo dopo l’emissione di una sentenza già esecutiva già produttiva di effetti giuridici.
Per tutte le informazioni relative al ricorso, visita la pagina Ricorso 2° fascia Giudice del Lavoro
Dott.ssa Stefania Reale